Far nascere i Bonsai sulla roccia
Per coltivare un Bonsai su roccia, ci sono alcune regole da seguire:
- La prima regola per un bonsai è di non adottare piante e rocce della stessa grandezza.
- Per chi non è pratico è meglio usare alberi già addestrati e con un buon radicamento.
- E’ bene preparare uno schizzo che fa da guida alla buona riuscita del bonsai.
- Per il supporto roccioso scegliete pietre con colorazioni e forme particolari, non prendete rocce grigie ed uniformi.
- Se la roccia è ben assestata ma ha dei difetti, potete migliorarla con l’uso dello scalpello.
- La faccia da presentare della roccia nel bonsai è sempre quella con una prospettiva migliore, il bonsai può descrivere una montagna, una costa, un’isola, un frammento di frana o una semplice roccia.
- Le piante da usare devono essere collocate in questo modo: le conifere in alto e le piante grasse in basso.
- I contenitori migliori sono quelli ovali e poco profondi, non devono essere appariscenti, i colori neutri sono i più adatti; il piatto interno può essere ricoperto di sabbia o anche di acqua se il bonsai descrive una spiaggia o il mare.
Ishitsuki nella roccia: se si tratta di un bonsai roccioso dove le radici stanno in aperture naturali o artificiali bisogna cercare le cavità adatte e pulirle e allargarle se serve, l’ancoraggio va fatto come i bonsai a radici aperte cioè con il filo che passa attraverso i buchi o mettendo fili di sostegno. Ora le aperture vengono bagnate, si toglie la terra dalle radici, si dispone nel fondo del contenitore un po’ di terriccio, si ancora la pianta con fili di rame o di alluminio e si ricopre con uno strato di torba e terra. Ora il bonsai necessita di molte cure come tenerlo al riposo dal vento e in penombra, deve essere sempre umido e l’acqua deve andare solo attorno alle radici. Dopo due mesi si può cominciare la fertilizzazione, questa specie di bonsai non si trapianta e non si recidono le radici.