L' energia solare per il riscaldamento della casa

L’ architettura bioclimatica, per riscaldare, cerca di prelevare il calore dell’energia solare facendo riferimento alle leggi della termodinamica.

Qualsiasi tipo di energia non ricavata dal sole è inquinante. Ogni tipo di combustione come la fiamma del gas della candela, della caldaia o cherosene della stufa a legna o a carbone emettono ossidi di azoto di carbonio che rendono i locali inquinanti. Questo problema non va risolto con un impianto che elimini questi gas nocivi poiché si unirebbe a loro peggiorando. Per questo è importante scegliere il luogo adatto per costruzione, la posizione, l’isolamento della casa con materiali bioecologici.

Tutte le tecniche di riscaldamento solare sono sistemi di accumulo dell’energia del sole in una sostanza che mantiene il calore fino a quando occorre, anche il riscaldamento di un ambiente si regge sullo stesso sistema.

Questo fenomeno viene denominato “effetto serra”. E l’irradiamento solare viene utilizzato come energia termica per gli spazi. Il vetro è il materiale più adatto a far passare il calore all’interno e lo rimanda all’esterno con una temperatura inferiore a quella del vetro.

In Italia non è attiva un’edilizia a basso consumo energetico o con recupero dell’energia, però recentemente è sorto un interesse a costruire con isolanti validi, ad applicare tecniche di riscaldamento a risparmio energetico e con l’uso di materiali rinnovabili.

Nel costruire un edificio va posta particolare attenzione nel progettare un’ubicazione tale da permettere di sfruttare al meglio l’energia solare che permette un gratuito riscaldamento e un proficuo guadagno senza dover usare altri combustibili.

Come detto, gli ambienti si possono riscaldare anche con il sole. Il problema si presenta solo quando esso non c’è e le case si raffreddano, inoltre la quantità di calore necessaria delle volte è molto alta rispetto all’irradiazione solare.

Quindi le problematiche da sopperire sono le seguenti:

  • lo spazio adatto dove installare i collettori solari da cui ricavare il calore necessario;
  • come accumulatore il calore catturato dal sole per poterlo poi usare quando esso non c’è (di notte, tempo nuvoloso).

Recentemente la tecnologia ha fatto molti progressi in quanto oltre ad avere un risparmio economico, con l’energia solare si ha un vantaggio sull’inquinamento dell’ambiente.
Questi impianti si possono collocare meglio nelle strutture nuove, si trovano nel mondo, molte case riscaldate dall’energia del sole con impianti realizzati sia con il solare termico attivo che passivo.

Infatti il riscaldamento ad energia solare è di due tipi: attivo e passivo.

  • I sistemi attivi sono caratterizzati da collettori pieni o a concentrazione e un accumulatore termico separato. Il calore dell’acqua e dell’aria viene trasportata dal collettore all’accumulatore che poi la distribuisce con un impianto meccanico agli spazi da riscaldare.
  • Il sistema passivo invece raccoglie e trasporta il calore senza l’uso di strumenti meccanici, avviene con mezzi naturali come l’arrangiamento, la conduzione e la convenzione.

L’architettura bioclimatica considera come vero climatizzatore l’edificio stesso; in un sistema passivo non ci sono impianti e l’energia viene prelevata nel suo ambiente mentre il sistema attivo deve funzionare con corrente per far funzionare ventole e pompe.
Quindi il sistema solare passivo è un riscaldamento economico al quale è interessata la bioecologia. Un sistema come questo richiede uno studio particolare del luogo e delle condizioni climatiche, esso vuole una parete vetrata in direzione sud per captare i raggi solari e una massa termica per assorbirli, l’accumulo e la distribuzione del calore.
I concetti fondamentali di un sistema passivo sono: guadagno diretto, guadagno indiretto e guadagno isolato; ognuno di essi ha un rapporto con il sole, l’accumulatore termico e lo spazio abitato.

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