I combustibili ecologici
I combustibili più conosciuti ed usati sono: il metano, il gas liquido, il gasolio, la legna e il carbone. Tra di essi quello più ecologico è il metano, è il più comodo perché non richiede un serbatoio e dà riscaldamento, acqua calda e si usa per cucinare.
Il gasolio inquina di più, richiede un recipiente e non si usa per la cucina.
La legna è un buon combustibile ma costa di più, ci vuole spazio dove tenerla, deve essere tagliata e stagionata bene se no i fumi sono inquinanti comunque è un prodotto rinnovabile.
Prima di usare la legna bisogna sapere che la stagionatura deve essere di quasi due anni per avere un prodotto con poca umidità, deve stare all’aria e al coperto altrimenti quando brucia la resa calorica non è adatta ed emana, bruciando, sostanze inquinanti.
La combustione della legna produce fuliggine, ossido di carbonio e di azoto, mentre l’anidride carbonica emessa ritorna in circolo nell’atmosfera.
La legna va tagliata in pezzi piuttosto piccoli così bruciano meglio e mai fare grossi cumuli da bruciare.
La legna delle piante resinose come il pino, il larice e l’abete brucia più rapidamente quindi va usata per accendere il fuoco mentre la quercia, il faggio e l’acacia sono più duraturi e vanno usati per mantenere il fuoco più a lungo.
Il legname verniciato non va usato perché sprigiona sostanze tossiche che inquinano, oltre al rischio di incendi provocati dalla sua combustione.