Le vernici nella bioedilizia
Le vernici sono un miscuglio di due componenti: una sostanza filmogena (oli seccativi, resine naturali, polimeri bitumi, ecc) che forma sulla parte trattata una pellicola sottile e trasparente, e il solvente (idrocarburichetoni, alcool, ecc), cioè un liquido che scioglie il primo componente in modo tale da renderlo più fluido quando si stende.
La pellicola si forma dopo l’evaporazione del solvente. Gli smalti sono vernici pigmentate e danno sulle superfici un aspetto opaco, colorato e vetrificante. Le pitture sono formate da un legante, da un pigmento e da un solvente.
In commercio oggi trovano pitture, vernici,, smalti, diluenti e tutti vengono impiegati nelle nostre case, nei luoghi di lavoro per proteggere lucidare, satinare, ravvivare. Le pareti vengono pitturate, i mobili lucidati, i pavimenti impermealizzati.
La bioedilizia ha posto l’attenzione sugli effetti negativi di questi prodotti sul nostro organismo e sui nostri spazi.
I principali problemi che derivano dall’uso di questi prodotti sono: l’ eccesso di emanazioni gassose e la poca traspirabilità che causano queste sostanze.
Recentemente la petrolchimica ci ha fornito molti prodotti tossici che causano anche malattie, inoltre per le persone che li producono è un fattore nocivo. Anche l’ambiente ne subisce le conseguenze e alcune sostanze respirate a lungo provocano danni.
I materiali trattati con questi prodotti subiscono anche una azione negativa sulla loro traspirabilità. In passato le case respiravano quanto l’uomo perché si usavano materie naturali e invece adesso sono diventate luoghi sigillati dove le particelle tossiche non escono ma ristagnano nei locali.
Un prodotto deve essere poroso e traspirabile, non deve ostacolare il vapore, deve essere elettricamente neutro, non lasciare polveri o emettere sostanze tossiche dannose al benessere della vita.
Spesso le etichette delle vernici e delle pitture sono chiare nell’esporre i componenti dei prodotti. Comunque ci sono dei simboli che segnalano alcuni aspetti, ad esempio una fiamma nera su fondo arancione indica che è infiammabile, un teschio con le tibie incrociate denota la tossicità, la croce di Sant’Andrea ci avvisa sulla nocività.
High Solids
Le vernici a due componenti note anche con il nome di High Solids, in esse le molecole di resina reagiscono determinando uno strato polimerico resistente agli urti e agli acidi.
Vengono usate per le cucine e i parquet, anche se non conten...
Lacca
Il termine “lacca” proviene dall’indostano lakh ed era attribuito ad una resina naturale ricavata da alberi dell’Estremo Oriente; attualmente per “lacche” si definiscono sostanze che sciolte in solventi e leganti, induriscono...
Pittura fai da te
Recentemente degli hobby si pratica il restauro dei mobili e si usano prodotti decapanti con cui si pulisce la vernice, essi contengono soda caustica e il cloruro di metilene, quest’ultimo agisce come il cloroformio che è molto tossico e respirarlo provoc...
Pitture per pareti
Le pitture usate per pareti, soffitti ed esterni contengono un legante, un pigmento e un solvente.
Quelle in cui il solvente è l’acqua sono di due tipi: uno ha il legante sciolto nell’acqua e l’altro ha il legante in for...
Vernici a base acquosa
Considerato che per produrre le vernici necessitano i solventi, negli stati dove preme l’ambiente e la salute delle persone si stanno seguendo due strade: una è quella di evitare l’uso dei solventi più pericolosi, sostituendoli con benzine a ...
Vernici naturali
Le vernici per pareti soffitti ed esterni nella casa bioecologica sono formate da un legante, da un pigmento e da un solvente.
L’architettura bioecologica predilige l’uso di tempere a vase di colla, di calce e d...
Vernici sintetiche
Prima venivano usate le vernici di oli di lino, resine naturali e spirito, esse si asciugavano con l’ossidazione dell’aria.
Le nuove vernici industriali che sono resistenti agli urti, agli acidi, alle ruggini e si usano su tutte l...