Riscaldamento a parete radiante acqua e parete radiante aria

La parete riscaldante ad acqua si basa sull’irradiazione, accumula molto calore e l’impianto è invisibile. La parete riscaldante può essere anche esterna aggiungendo un isolante in più o anche una parete che divide due stanze.

I principali modelli di questo sistema sono due: quello con l’uso di mattoni particolari e dentro un tubo di rame o altro materiale nel quale passa poca acqua calda, il tubo viene coperto con una malta adatta a far circolare il calore e alla muratura; l’altro sistema è quello dell’uso di un serpentino affondato, una malta speciale per il calore su cui poi sopra si mette l’intonaco.

Tutti e due i tipi di parete radiante scaldano la parete fino a 50° C e l’accumulo permette pause lunghe di riscaldamento e la temperatura dell’aria può essere tenuta più bassa rispetto ai sistemi convenzionali, quindi si ha anche un soddisfacente risparmio energetico.

L’aria non subisce spostamenti e movimenti di polveri, l’umidità si mantiene sul 45-65% che è un giusto livello per il benessere corporeo.

Con un impianto con andata e ritorno ogni parete funziona in modo autonomo e può combinarsi con altre tecniche di riscaldamento collocate prima.

La parete radiante ad aria riprende la tecnica a ipocausto, l’aria riscaldata dal calore dell’acqua si espande tramite le pareti dentro dei cunicoli di argilla. I tubi che partono dalla fonte di calore trasportano il calore che viene ceduto con uno scambiatore. Anche questo modello di riscaldamento mantiene l’aria delle stanze di un calore più basso e ha gli stessi vantaggi della parete riscaldante.