Differenza termica fra gli ambienti della casa
Attualmente abituati in luoghi ben riscaldati siamo più sensibili ai cambiamenti termici.
Il nostro organismo per stare bene ha necessità di questi sbalzi di temperatura, basti pensare all’uomo primitivo e a come era soggetto alle escursioni termiche vivendo all’aperto, attualmente invece vivendo in luoghi con temperature elevate ci si ammala più facilmente.
Anche la mente per lavorare bene ha bisogno di aria fresca quindi si può risolvere il problema mettendo un maglione in più senza eccedere nel riscaldamento, di notte la temperatura dovrebbe essere non molto calda.
Il benessere termico dipende anche dalle caratteristiche funzionali di ogni organismo umano e dallo stile di vita a cui è soggetto.
Un individuo che abita in montagna quindi abituato ai continui cambiamenti termici, nel corso della giornata, delle stagioni e dei riscaldamenti degli ambienti interni delle case, può richiedere una temperatura dell’aria che oscilla dai 16° ai 12° C con un adeguato abbigliamento.
Un residente del nord dell’Italia richiederà una temperatura dell’aria più alta per avere un migliore benessere fisico.
Naturalmente un abitante di un centro urbano è abituato ad un clima interno uniforme in ogni locale e a un abbigliamento adatto, lo stile di vita sarà diverso da quello che vive in montagna.
L’abitante di un centro urbano, se il riscaldamento è convettivo, sentirà maggiormente le variazioni termiche.
La persona che vive in montagna ha una temperatura più alta delle pareti, se ben isolate, le finestre sono più piccole e vengono usate spesso dalle stufe che riscaldano di meno rispetto si sistemi a convenzione.
Per avere un benessere fisico le temperature dovrebbero variare da stanza a stanza ad esempio nel soggiorno e nei bagni ci vogliono i 20° C, nelle camere da letto più basse, con un termostato ambiente si può regolare il calore in base alle esigenze.