Campi magnetici dell' impianto elettrico in una casa bioecologica

L’ impianto elettrico in una casa bioecologica va sistemato in maniera tale da garantire sicurezza e evitare inquinamenti elettromagnetici, soprattutto nelle stanze da letto e nel soggiorno l’impianto deve essere studiato con attenzione.

Anni fa gli impianti elettrici portavano la corrente a poche lampadine ed a pochi elettrodomestici. Attualmente invece le nostre case dispongono di moltissime elettrodmestici come: televisioni, lavatrici, lavastoviglie, videoterminali, radio, radiosveglie, frullatori, cucine a corrente, frigoriferi, congelatori, sensori, rasoi, videoregistratori, lettori DVD e CD, ecc.

Naturalmente è migliorata di molto la qualità della vita, ma la nuova tecnologia ha apportato fattori negativi per l’ambiente e per il nostro benessere.

Negli ultimi decenni il consumo di energia elettrica è aumentata di molto: sia nelle case che nelle industrie e nei vari settori del lavoro; portando ad una notevole richiesta di più centrali elettriche e reti di distribuzione di corrente. Siamo completamente circondati da queste reti di distribuzione che neanche ci facciamo più caso.

Gli oggetti elettrici di cui disponiamo a casa emanano campi elettromagnetici, i quali si uniscono a quelli che si formano al di fuori delle abitazioni: quindi si convive con un continuo assorbimento di onde elettromagnetiche sia di giorno che di notte. Questo elettrosmog, ci causa una vita più agevolata per quanto riguarda la comodità, ma meno sana per il nostro benessere.

Gli apparecchi elettrici emanano onde elettromagnetiche anche quando l’interruttore è spento quindi è meglio staccare la spina.

I campi elettrici, quando la linea è di 220 volt, sono presenti sempre anche se nessun apparecchio è attivo. I campi magnetici sono presenti nella linea quando viene aggiunto un carico cioè è attivo un utilizzatore.

Ci sono degli strumenti, delle sonde semplici, da usare per misurarli e dopo una lunga sperimentazione si sono attribuiti dei valori dopo dei quali sorgono dei malesseri a carico degli organismi viventi.

Il campo elettrico si misura in Vm (Volt per metro), il campo magnetico si misura in T (tesle) o con i sotto multipli (nT).

In Italia la legge prevede dei limiti maggiori a quelli segnalati dall’attuale ricerca e ciò significa che risponde più ad un’esigenza economica che salubre.

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