Coloranti sintetici nelle vernici
I coloranti sintetici sintetici vengono realizzati usando metalli pesanti, soprattutto l’arsenico, il cloro, il benzolo a temperature oltre i 1000° C.
Tra i coloranti sintetici ci sono: il biossido di titanio, l’ossido di zinco e il solfuro di zinco con piombo, il bianco piombo, il litopone, ossidi di ferro, l’ossido di cromo, i cromati e molibdati, le miscele di ferro-cianati e ftalo-cianine, il cadmio, lo zinco, il mercurio, il selenio, i silicati di sodio-alluminio, l’ossido di ferro. I più nocivi per l’organismo sono il bianco piombo e l’ossido di cromo.
Gli operai impegnati in questo lavoro rischiano la salute e sono soggetti a malattie alla pelle e ai polmoni oltre che a tumori. Le conseguenze comunque le ha anche l’ambiente dagli scarti dei prodotti che finiscono nei fiumi, nei mari, nelle falde e nell’aria.
Il biossido di titanio viene usato per costruire lacche, colori della stampa, carta bianca e colorata, materie plastiche, impiallacciature, materiali da costruzione, ceramiche, cosmetici, dentifrici.
I colori in natura variano nel corso della giornata a seconda della stagione e della luminosità, per questo non sono ben definiti.
Lo studioso Karl Lotz dice che il colore è una frequenza della radiazione elettromagnetica, compresa nello spettro luminoso visibile, nell’arco tra ultravioletti e infrarossi.
Quando la luce del sole colpisce un oggetto, egli riflette la radiazione originaria alterandone certe frequenze più di altre. Al nostro occhio arrivano le frequenze alterate che danno all’oggetto il colore proprio.
Molti esperimenti hanno dimostrato l’influenza delle gradazioni di colore sull’uomo, infatti la psicologia lega i colori agli stati d’animo.
La luce entrando in un locale forma le tonalità di colore più idonee a un buon grado di luminosità. Una stanza con finestre piccole richiede tonalità chiare.
I colori sono: caldi, giallo, rosso e le tonalità fino al marrone e danno sensazione di calore; freddi, grigio, blu e verde e le loro combinazioni e danno sensazioni di freddo. Tra i caldi e i freddi si trovano i toni pastello.
Se c’è poca luce è meglio usare colori chiari e caldi, è bene adoperarli anche nelle parti esposte a nord; mentre a est o ovest va utilizzata la varia gamma dei colori senza marcarli troppo. Il colore bianco o freddo va bene per le cucine, bagni, studi ma si può adattare anche una leggera sfumatura calda.
Per il soggiorno, le camere da letto, si può scegliere e valutare in base al grado di luminosità.
Il colore verde dà una sensazione di rilassamento e freschezza, il rosso stimolazione energetica.
Naturalmente è importante anche l’abbinamento. E’ meglio evitare l’abbinamento rosso e verde, azzurro e verde da un locale all’altro, se si attuano è bene lasciare uno spazio di colore neutro di passaggio per attenuare il contrasto.