Tipologie di derivati del legno
Purtroppo, le imperfezioni del legno e la diminuzione del diametro dei tronchi, provocano molti scarti nelle segherie, i quali vengono riutilizzati per ottenere derivati del legno.
Con questi derivati del legno, i tempi di lavorazione sono minori, ecco perchè sono sempre più utilizzati:
- compensati,
- multistrati,
- paniforti,
- tamburati,
- precomposti,
- truciolati,
- pannelli in fibre,
- pannelli in lana di legno,
- impiallacciature,
- legno lamellare.
Vengono tutti realizzati con tranciatura, assemblaggio, incollaggio, essiccazione. In queste fasi si fa molto uso di prodotti chimici, tra cui i più nocivi sono i truciolati.
Seppur in minor misura, anche nei compensati, i precomposti e il legno lamellare (molto utilizzato nelle strutture portanti dei tetti) vengono utilizzati prodotti chimici banditi nell' architettura bioecologica.
Anche il truciolato, che si ricava dalla pressione di trucioli e altri materiali inerti, si utilizzano colle che sprigionano il formaldeide, un battericida e fungicida, considerato forse cancerogeno.
Mentre il legno lamellare che è adoperato per strutture ma anche per fattori estetici, manufatti, contiene resine formaldeiche e fenoliche che possono rilasciare esalazioni gassose, per questo è bene limitarne l’uso.
Ci sono molti derivati del legno naturali, sia per l'arredamento della casa (mobili, accessori, complementi d'arredo ...), sia per la sua costruzione. E' fondamentale però, controllarne la composizione.