La percezione degli ambienti della casa
Secondo la cultura dei Veda, la società moderna è ricca di finti valori, che sporcano la mente degli uomini, sia in Oriente che in Occidente.
Così ci imbattiamo in atteggiamenti che portano l’ecosistema in grave detrimento, pericolose per la rigenerazione delle risorse del pianeta.
L’uomo è più superficiale, si lascia attrarre più da quello che è fuori, piuttosto che guardarsi dentro.
La teoria yoga cerca, invece, di ricondurre l’uomo alla riscoperta del piacere sensoriale: attraverso l’osservazione degli oggetti, a livello inconscio, noi lo registriamo nella nostra mente, lasciandone una traccia che prima o poi riaffiora. Per percepire i sensi, essi devono essere stimolati e venire così a contatto con le energie.
Quando ci concentriamo su degli oggetti, il loro contenuto psichico arriva sottoforma di onde negli organi di senso, pelle, occhi, lingua, naso ed orecchie, in sanscrito pratyaya. Da qui poi, prende forma un’onda mentale, in sanscrito vritti, che viene filtrata e gestita dal buddhi, ossia l’intelletto.
La buddhi trasmette ciò che riceve, agli organi di senso con le sue consuete valutazioni, facendole diventare azioni che poi faranno parte del nostro quotidiano, sottoforma di ambiente, cibo, frequentazioni ecc., ma se essa viene contaminata e quindi influenzata da agenti esterni al suo essere, il funzionamento di trasmissioni e percezioni vengono alterate.
Per questo è importante anche il luogo dove l’uomo decide di vivere e ritrovare sé stesso, deve rispettarsi. Per questo, se la propria abitazione viene costruita seguendo le leggi Vastu, essa potrà divenire la via per lo yoga, appagamento e benessere, soprattutto per la nostra mente inquieta.