Dove posizionare il camino
La posizione ideale per il camino è quella più interna al locale, ma anche sulla parete interna di un muro perimetrale purchè, in fase di progettazione dell’edificio, quindi di costruzione, si sia provveduto ad isolare la parete o a valutare il dimensionamento dello spessore della stessa.
Oggi si fa molta attenzione alla costruzione di murature esterne di maggiore consistenza, con materiali che siano in grado sia di limitare ponti termici che di garantire la traspirabilità delle pareti.
L’ architettura bioecologica indica quali sono i materiali, metodi e tecniche da prediligere durante la costruzione di edifici:
- per ridurre i ponti termici c’è bisogno di una struttura portante in laterizio, con l’impiego di blocchi in argilla presagomati e porizzati attraverso la calcinazione di farina di legno;
- Intonaco a base di materiali naturali e traspiranti.
Per quanto riguarda le pareti perimetrali, l’uso di un laterizio dalla particolare forma a T consente la realizzazione di murature che migliorano l’isolamento termico. I blocchi migliori sono quelli in argilla, poiché hanno molti micropori e quindi trattengono molte e piccolissime camere d’aria, rendendoli ottimi per l’isolamento termico.
La microporizzazione è una tecnica che avvine in fornaci che utilizzano la segatura di legno: in fase di cottura la segatura brucia, lascia il posto ai micropori.
L’architettura bioecologica sconsiglia invece l’utilizzo del polistirolo nella porizzazione per diversi motivi, anche se nella pratica viene utilizzato.
Oltre a ciò è importante anche la qualità intrinseca e propria dell’argilla, la sua inerzia termica, cioè la capacità di accumulare calore senza disperderlo per poi restituirlo lentamente quando viene a mancare la fonte primaria di calore.