Canna fumaria del camino
Il compito della canna fumaria è di convogliare verso l’esterno i fumi attraverso il tiraggio; molto dipende dalla stessa canna fumaria, dalle sue dimensioni: essa non deve essere affogata alla parete ma deve essere solo accostata per un suo buon funzionamento.
I prodotti della combustione avendo una temperatura molto elevata, più dell’aria, tendono a salire verso l’alto ma ci possono essere fattori limitativi: la sezione della canna fumaria appunto può essere un problema, meglio se circolare perché riesce ad ottimizzare il tiraggio, sono buoni anche in forma quadrata o rettangolare.
I materiali devono essere refrattari e resistenti alle temperature, nonché impermeabili al gas. La canna deve essere autoportante e dotata di autonoma struttura dalla parete, non deve avere strozzature, gomiti o variazioni di sezione, non deve essere comunicante con altre canne.
Un eventuale raccordo con la canna fumaria in muratura richiede necessariamente l’utilizzo di tubi flessibili a sezione circolare, in acciao inox.
Se collocata all’esterno, va rivestita per non creare un effetto di raffreddamento dei fumi quindi problemi di tiraggio.
La canna fumaria non deve essere eccessivamente grande perché si potrebbe verificare un raffreddamento dei fumi, neppure troppo piccola perché non ce la farebbe e i fumi si disperderebbero nell’ambiente.
Quindi la sezione adatta può essere calcolata tenendo conto che:
aumentando l’altezza a livello del mare si deve aumentare anche la sezione della canna;
se si aumenta l’altezza si deve diminuire la sezione necessaria;
La sezione va valutata anche in rapporto alla quantità di combustibile che si intende apportare.
La legge 615/66 riporta una formula per calcolare la sezione di un camino con una temperatura dei fumi di almeno 300°: S= K P/radice di h
Dove S sta per sezione del camino, K costante di proporzionalità, P potenza del focolare in Kcal/h, h altezza in m del camino.