Comingnolo del camino
Il comignolo serve per disperdere i fumi che arrivano dalla canna fumaria, favorisce il tiraggio ed evita i contrasti da parte degli agenti atmosferici.
Quando perciò è fatto male o è posto male è anche probabile che non ottemperi alla sua funzione. Il vento può alterare la capacità di tiraggio, quando infatti la velocità di uscita del fumo è inferiore ai 3 m al secondo il tiraggio può essere compromesso.
È importante che il comignolo sia collegato ad un’unica canna fumaria, che il pezzo sporgente oltre il tetto sia isolato e che sporga di almeno 50-100 cm dal colmo del tetto e che nulla ostacoli il tiraggio almeno nell’arco di 6-8 metri, che la bocca della canna fumaria sia posizionata in pieno vento e che la sezione utile di uscita del comignolo deve essere non inferiore al doppio della sezione della canna fumaria.
Ci sono poi anche altri rimedi che possono essere applicati come: apporre al comignolo una sorta di cappello, chiamato mirra, che serve per spazzare via il vento oppure dei fumaioli che consentono al fumo di uscire con più velocità.
Il vento può essere spazzato anche in altri modi ad esempio modificando il comignolo cioè tappando i due lati esposti al vento e creando sugli altri due molte aperture in modo tale che si formino varchi che facciano rimbalzare il vento e si formi un vortice d’aria che garantisca il tiraggio.
Attualmente ci sono comignoli che hanno profili alari i quali assicurano lo scarico dei fumi anche in presenza di venti orizzontali e molto forti; in casi limite si possono anche aggiungere due tubi di lamiera al comignolo , un tubo a S nella parte bassa per prendere aria dal basso e uno ad L verso l’alto per lo sfogo.
Infine c’è la possibilità di installare un attivatore meccanico, in grado di mettere in movimento una ventola di aspirazione; velocità del ventilatore e funzionamento sono attivabili da un telecomando che può essere posto presso il camino.
È comunque una buona regola controllare periodicamente che gli uccelli non abbiano nidificato nel comignolo, soprattutto dopo un lungo periodo di inattività del camino come l’estate.