Muratura in pisè o terra battuta
Il pisé o terra battuta è stata utilizzata in Medio Oriente dove si trovano esempi di città in terra cruda e da lì poi questa tecnica si è diffusa sino al Marocco con costruzioni in terra rossa battuta.
Quest’ultima tecnica richiede esperienza e va assemblata, quando è umida, si deve conoscere i tempi di essiccazione e i lavori vanno eseguiti in estate.
Naturalmente si hanno tanti vantaggi sia economici, ambientali, termici ed acustici; spesso l’argilla si trova nel sito dove si costruisce e siccome è materiale legante deve essere il 10%, il 30-50% di limo e il 40-60% di sabbia, la terra deve avere umidità e quindi necessita del 12& di acqua.
Le murature vengono innalzate su di una base in pietra, in mattoni crudi e in ciottoli di fiume che impedisce la risalita dell’umidità, dopo si montano dei casseri mobili dove andrà collocata la terra compattata. In seguito si eliminano i casseri e rimontati di nuovo per proseguire la muratura, quando alla fine il lavoro è secco si può intonacare.
La tecnica del pisè fu esportata dagli arabi in Spagna, in Andalusia, ma dopo si espanse in tutta l’Europa. Comunque di questo sistema si trovano abitazioni anche in America, in India, in Cina e in Australia.
Nel Settecento in Francia vennero stampati dei manuali che trattavano le tecniche costruttive del pisé. Oggi in Germania si trova una costruzione in terra battuta alta sei piani ed è la più alta d’Europa.