La pietra in muratura
Le pietre, una volta si usavano molto nella costruzione delle case che erano apprezzate molto per la bellezza estetica. Uno scrittore di saggi Fernand Braudel fa notare che prima questa tecnica era un lusso.
Comunque resta il fatto che la costruzione in pietra spesso non risolve i problemi dell’edilizia. Come materiale isolante è poco funzionante perché rende più freddo l’inverno e più calda l’estate, inoltre assorbe l’umidità causando il marcamento dei muri. Nella messa in posa richiede molti spesori e non sempre si attacca con facilità, viene consigliata a chi magari ne dispone in abbondanza.
Alcuni ritengono la pietra un materiale naturale e capace di caricarsi di “influssi tellurici e cosmici”. Jean Paul Dillenseger sostiene che entra in vibrazione quando sta sotto tensione, per questo i druidi le hanno usate per i dolmen, una pietra calcarea compatta è l’ideale per le fondazioni.
Nel caso in cui si decide di utilizzare la pietra per edificare i muri si consiglia di mettere i mattoni verso l’interno raddoppiati e la pietra all’esterno ma deve essere in grado di resistere agli agenti atmosferici e la casa va protetta dall’umidità.
Si può anche rivestire la parete a mattoni con lastre della stessa natura della pietra in grado di tollerare il clima rigido, alla fine è bene ricoprire con un adeguato intonaco per abbellire la facciata esteriore della casa.
Un autore Karl Ernst Lotz, scrive che la pietra viva è la più idonea per una costruzione e deve appartenere alle rocce sedimentarie carbonate come il marmo, il calcare giurassico, il calcare conchiglifero, il travertino, l’arenaria variegata e la marna argillosa o calcarea.