Informazioni sull' inquinamento da pulizie della casa
Alla base dei detersivi ci sono i tensioattivi che permettono all’acqua di entrare più rapidamente nelle fibre e rimuovere più velocemente lo sporco; la maggior parte dei tensioattivi sono derivati dal petrolio e contengono ammoniaca, solfiti, cianuri, e i più pericolosi sono quelli che degradandosi danno origine a benzene, fenolo, e altre sostanze ancora più nocive.
Un problema molto grande è quello della loro biodegradabilità: un prodotto può anche essere biodegradabile al 98% ma non conta solo questo, è importante anche il tempo che impiega per trasformarsi in qualcosa di non tossico.
Ai tensioattivi vengono inoltre aggiunti i fosfati col compito di sequestrare gli alleati dello sporco, si pensi ai Sali di calcio e di magnesio, che ostacolano un buon lavaggio. Quando però i fosfati finiscono nei fiumi diventano un fertilizzante per le alghe che moltiplicano e invadono l’acqua riducendo l’ossigeno.
Alcuni detersivi contengono enzimi che se rimangono sul bucato dopo il lavaggio, possono dare luogo a funghi della cute e irritazioni.
Gli ammorbidenti contengono tensioattivi cationici altamente tossici per gli organismi acquatici.
Per quanto riguarda gli smacchiatori, una volta si usava la trielina che poi risultò pericolosa per i polmoni e infiammabile e venne sostituita con il dicloropropanoma anche questo in seguito è risultato tossico per il fegato dell’uomo.
In seguito si è scoperto che anche il tetracloruro di carbonio e il tetraclorometano erano nocivi, provocavano la leucemia. Anche gli smacchiatori antiruggine da tessuto sono nocivi, aggrediscono il calcio delle ossa e sono pericolosi anche se si indossano guanti.
Lavare a secco un indumento in tintoria, significa fargli fare un bagno con il percloroetilene, che riconosciamo per il forte odore di benzina.
In primavera poi iniziano i lavori, le pulizie e la lotta contro le tarme con i tarmicidi: li troviamo in commercio in vari modi, tavolette, palline, bustine e spray.
Abbiamo ad esempio la canfora, sostanza cristallina e dal profumo penetrante, si ricava dalla distillazione del legno del Cinnamomun camphora , è un forte tarmicida per le sue proprietà tossiche nei confronti delle tarme. Ha effetti nocivi solo se viene ingerita.
Anche la naftalina è un tarmicida, si ricava per distillazione del catrame di carbon fossile, molto tossica se ingerita.
Anche per quanto riguarda la pulizia della casa e in particolare dei pavimenti ci sarebbe molto da dire in quanto, utilizzare detersivi igienizzanti per i pavimenti in realtà non significa che eliminiamo i batteri perché andiamo ad incidere solo su una piccola parte dei ceppi batterici e dei microrganismi.
Anche i detersivi abrasivi, a base di particelle di quarzo, silice e pomice che esercitano azione abrasiva anche sulle tubature. Tra i prodotti molto aggressivi ci sono anche i disgorganti, formati da soda caustica, che realizzano un’opera di saponificazione di sostanze organiche come carta e capelli, di depositi di sapone e detersivi e altri residui che otturano i condotti.
Per il wc e rubinetti usiamo disincrostanti e altro, tutti molto acidi, a base di acido solforico, cloridico, fosforico; mai utilizzare insieme disgorganti e disincrostanti perché le due sostanze reagiscono insieme e possono provocare una lieve esplosione esoterica con schizzi e gas intossicanti.
Al posto di tali prodotti inquinanti oltre che pericolose, potremmo usare una buona dose di acqua bollente con aceto.
Oppure acquistiamo prodotti ecologici, stando però attenti all’etichetta per evitare le truffe; un detersivo ecologico non deve contenere ne fosfati, né acido nitrilotriacetico, né etildiaminotetracetato, non devono esserci tensioattivi cationici poiché tossici ma possono essere presenti tensioattivi anionici perché ottenuti da grassi animali o vegetali.