Inquinamento da amianto
Si tratta di un materiale altamente dannoso, un materiale composto di aggregati di fibre elastiche.
Già negli anni 30 in Europa si registrava una malattia polmonare, l’abestosi, che evolve nel carcinoma bronchiale causato dalla polvere di amianto nei polmoni.
Nonostante si fosse a conoscenza del fatto che l’amianto potesse provocare tali conseguenze, negli anni 50 in Italia assistevamo al boom edilizio che ovviamente era incurante di tutto ciò e a distanza di qualche anno si è assistito a una strage di operai e persone che abitavano nei pressi di quelle fabbriche( più di 10 anni trascorrono tra l’ispirazione di polveri di amianto e l’insorgere della malattia).
Oggi l’amianto è considerato tra le 10 sostanze più pericolose e cancerogene.
L’amianto è stato utilizzato moltissimo negli ultimi 40 anni per le sue capacità ignifughe, atermiche e insonorizzanti; così si sono isolate pareti, protetti muri e camini da incendi, rafforzati vagoni ferroviari, strade e quant’altro.
Per il fatto che l’amianto avesse un costo molto basso è stato largamente usato per oltre quarant’anni e per questo negli appartamenti costruiti prima del 1975 l’amianto si trova sicuramente nelle tubazioni, nelle condutture e caldaie condominiali, negli stucchi e rivestimenti decorativi, nel cemento per tegole e tettoie,nei pannelli acustici per soffitti ecc.
Questi materiali quando si rovinano liberano nell’aria fibre piccolissime che sono la causa di cancro a stomaco e polmoni.
L’amianto è pericoloso solo se le fibre vengono liberate nell’aria.
Se in casa si riscontrano crepe e abrasioni su una struttura in amianto, non bisogna toccare l’oggetto ma rivolgersi ad una struttura sanitaria locale per la sua rimozione che deve avvenire nel massimo rispetto di tutte le accortezze necessarie: rimozione, incapsulamento e sigillatura del manufatto.