Fattori di rischio dello scavo per costruire una casa

Nella tecnica di costruzione bioecologica si consiglia di effettuare uno scavo sistematico e profondo, inoltre al di sotto delle camere è meglio sistemare il garage, la cantina e la caldaia per il riscaldamento e l’acqua calda. Se il sito lo consente si può fabbricare sopra uno scantinato che avrà la funzione di rendere ariosa la casa, di bloccare la salita dell’umidità e dei gas radon.

Nel caso si notino delle aperture nei pavimenti, nelle pareti o in altre parti è facile che, non essendoci ariazione, il radon possa risalire anche assumendo elevati valori. Una recente statistica ha rilevato che su un campione di 5000 case vi era 75 Becquorel, unità di misura della radioattività, il doppio di quella mondiale che è di 40 Becquerel per metro cubo.

Vi sono due tipi di radiazioni: quella terrestre e quella cosmica; le radiazioni artificiali sono: i raggi x, le emissioni delle centrali, dispositivi antincendio, orologi e quadranti fosforescenti. Gli elementi naturali radioattivi sono degli isotopi instabili dei 92 elementi più importanti elencati nella tavola periodica di Mendeleev, nella radioattività il nucleo degli atomi si disintegra emanando radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche. Le radiazioni alfa formate da due protoni e due neutroni sono meno dannose per noi solo se le ingeriamo con bevande ed alimenti. Le radiazioni beta formate da elettroni sono più penetranti. I raggi x o gamma sono onde radio con maggiore energia e attraversano con facilità il nostro corpo. Le radiazioni naturali possono essere dannose infatti vi è una relazione tra il radon e il cancro ai polmoni e viene considerato una delle cause di tumori dopo il fumo.

La presenza di radon è più pericolosa per gli interni che per l’esterno dove si disperde per l’atmosfera. Il radon è un gas nobile, non è molto dannoso, solo i fattori derivanti dal suo decadimento in presenza di fumo e polveri risulta essere molto pericoloso. In Italia le zone a rischio sono: la Campania, l’alto Lazio, la bassa Umbria e le zone alpine e appenniniche. Quindi si consiglia di tenere ventilati i locali, controllare che il radon risalga le tubazioni degli impianti, evitare isolamenti e rivestimenti che non permettono la traspirazione. Anche i materiali di costruzione vanno controllati, sia quelli naturali che quelli industriali.

I dosimetri sono delle scatole contenenti delle pellicole su cui le particelle radioattive si posano e lette da un esperto denotano la quantità di radioattività presente nel luogo. Questo strumento, il dosimetro, va lasciato nel posto per qualche giorno o mese, meglio da ottobre e maggio e la risposta si ha in poco tempo. Il dosimetro si può avere dai servizi di fisica sanitaria dell’Usl o da società private.