Arredare le pareti della cucina
Anche la parete, nella cucina può dare un contributo non indifferente; una parete colorata o mosaico sicuramente ravviva la cucina mentre una parete a sfondo neutro crea un ambiente rilassante. Sicuramente la cosa più importante, e che le pareti devono essere resistenti ai funzionari in quanto l'ambiente della cucine quello che subisce maggior sollecitazioni di polvere, calore, umido e grassi. Consigliamo sempre di optare per superfici lisce in quanto più facilmente pulibili.
Il rivestimento a parete che normalmente si trova tra il pensile e la base e continuamente sottoposto allo sporco di grasso, vapore e altre sostanze. Ecco perché è consigliabile che questo rivestimento sia idrorepellente e facilmente punibile. Nella zona cottura è sempre consigliabile utilizzare materiali ignifughi quali acciaio, pietre o piastrelle che devono possedere i giunti sigillati per evitare che batteri e sporcizia si accumulino.
Tinteggiare una parete e la soluzione più semplice per dare colore; spesso non è facile scegliere i colori da un campionario ed ecco perché è sempre consigliabile provare il colore in diverse ore della giornata per vedere la tonalità che assume. Per le pareti della cucina è necessaria una pittura resistente in quanto calore e umidità potrebbe rovinarla. Una buona opzione sono gli smalti a olio lavabili o al massimo una pittura setificata.
La pittura opaca è più adatta ai soffitti in quanto meno resistente.. Oggi molti rivenditori offrono pitture appositamente create per sopportare l'interesse che una cucina provoca. Naturalmente è indispensabile una buona preparazione del muro: bisogna innanzitutto pulire le superfici partendo dal soffitto e aspettare che si asciughino; una volta asciutte applicate un sottofondo.
Può capitare, soprattutto nelle vecchie case, del muro sia tinteggiato ottempera; in questo caso raschiate la tempera e copritela con una soluzione stabilizzante ed eventualmente stuccate eventuali buchi prima di applicare la tinteggiatura.
Intonaco: esso è una finitura e economiche resistente che può essere tinteggiata soltanto dopo essere stata trattata. Potete colorare d'intonaco mescolando della pittura in polvere ho alternativamente potete applicare uno strato di latte di calce colorato che renderà pastosa e morbida alla colorazione. Se volete ottenere un'ombreggiatura potete utilizzare una pittura trasparente ad acqua con finitura cerata.
Piastrelle: hanno una durata molto lunga e resistono bene all'acqua; quelle di ceramica si adattano benissimo alle pareti della cucina. Le piastrelle vengono create con un impasto di argilla cotta a temperatura molto alta che la rende resistente e oggi è possibile trovarle di varie forme di segni e colori. Molte aziende realizzano su ordinazione dei prezzi su misura. Quelle pietrificate sono più resistenti, compatte e assorbono meno acqua di quelle in terracotta. Solitamente questo tipo di piastrella è utilizzato per rivestire il pavimento. Le piastrelle che vengono utilizzate per rivestire muri sono leggermente più fine di quelle utilizzate per il pavimento in quanto subiscono un'usura minore; una cosa da non dimenticare e che le piastrelle non pietrificate devono subire un trattamento di impermeabilizzazione. Naturalmente la superficie che ospita la piastrella deve essere pulita, asciutta, liscia e stabile; anche le vecchie piastrelle possono essere rinnovate semplicemente applicando uno smalto lucido. Normalmente sono utilizzate soprattutto per rivestire le pareti anche se quelle pietrificate possono anche svolgere la funzione di piano di lavoro. Sono facili da pulire ma le fughe si sporcano facilmente. Devono essere stuccate regolarmente;
Carta da parati: quella vinilica resiste bene al vapore e all'umido. Oggi il mercato offre vari tipi di carta con decori e disegni anche personalizzabili. Se la parete presentano una superficie regolare e ben optare per una carta ruvida e robusta che aiuterà nascondere questi difetti.
Legno: oggi il legno è molto utilizzato in cucina in quanto è un materiale caldo, gradevole, naturale e di facile pulizia. I legni possono essere divisi in due tipologie: quelli duri e quelli dolci. Quercia, faggio, ciliegio, mogano sono sicuramente tra le qualità di legno più utilizzate nelle cucine. Anche le superfici di legno possono essere tinteggiate ed impermeabilizzate per proteggerle dallo sporco, dall'umido e dalle macchie. È buona norma, se possedete il legno vicino al piano di cottura, rivestirlo con materiale ignifugo.
Materiali compositi: sono simile alle pietre ma sono composti da minerali naturali e resine acriliche; resistono bene le macchie, sono idrorepellenti e durano molto. La superficie e morbida al tatto e levigata e graffi, bruciature e ammaccature possono essere tolte levigandola con carta vetrata. Ne esistono di vari colori e disegni e possono essere realizzate su misura. Naturalmente il fatto che possono essere realizzati su misura e personalizzabili e rende alquanto costosi.
Laminati: quelli odierni sono prodotti di alta qualità e offrono una gamma di finiture e colori molto varia. Sono facili da pulire, sopportano le alte temperature e durano a lungo ed inoltre sono abbastanza economici. È buona norma non utilizzare detergenti troppo aggressivi che possono danneggiare o graffiare la finitura; se esposti per lungo periodo al liquidi tendono a deformarsi e ricordate che una volta che il laminato è danneggiato deve essere sostituito perché non può essere riparato.i piani di lavoro fatti in questo materiali possono avere i bordi rotondi.
Cemento: normalmente il piano di lavoro fatto di quest'elemento e creato direttamente a casa vostra su una base preesistente; la parte superiore viene levigata e trattata con un'isolante che lo impermeabilizza.
Prodotti antibatterici: oggi ve ne sono di svariate qualità; ecco perché scegliere un buon prodotto è indispensabile in quanto tante volte più di apportare benefici creano danni. Questi prodotti hanno la facoltà di eliminare tutti germi creando però una selezione con i germi più resistenti chiamati super virus che riescono a diventare immuni al prodotto. Un rimedio sicuro è la cara e vecchia candeggina.
Anche se amate una cucina aperta e ricordatevi che arriverà al momento in cui preferirete avere un po' di privacy; una parete divisoria o una schermatura garantiscono un'intimità maggiore oltre che minore rumore. Naturalmente potete optare sia per una schermatura flessibile che permanente.
Se possedete un elemento all'isola a due livelli, esso può essere sfruttato anche per nascondere il caos dell'area operativa della cucina e allo stesso tempo dà la possibilità di interloquire con gli ospiti. Un altro tipo di separatore può essere costituito da una penisola o da un banco per la colazione che comunque garantisce una certa privacy senza per forza di cose interrompere la continuità dello spazio.
Ottimi per questa funzione sono anche librerie e scaffalature ; se preferite evitare divisori ma allo stesso tempo garantire una certa privacy potete optare anche per pannelli scorrevoli che nascondono la cucina quando essa non viene utilizzata. Vetro sabbiato, vetro smerigliato eccetera sono un ottimo rimedio in quanto nascondono ma nello stesso tempo fanno filtrare la luce.