Divani, tavoli e sedie per il soggiorno

L' arredamento del soggiorno, deve necessariamente comprendere tavoli, sedie, divani e poltrone.

I divani

Oggi la creatività abolisce il classico salotto ingessato e minimalista per far spazio ai colori; lo spazio dedito al relax viene trasformato dalla creatività e dalla fantasia sempre però abbinate alle esigenze di chi vive la casa.

Le poltrone di oggi invitano, grazie a stili innovativi, a sedersi in maniera diversa rinnegando le vecchie regole fisse mantenendo sempre d'occhio la cura del dettaglio e la funzionalità.

Le poltroncine più innovative sono multifunzionali, trasformiste in quanto esibiscono forme sofisticate create con materiali quali pelle e metallo che danno la possibilità di personalizzare l'ambiente. Il braccio e gli schienali abbandonano la staticità per diventare oggetti a scorrimento fluido adeguandosi alle situazioni.

Oggi tutti noi pretendiamo che il nostro salotto appaghi le nostre esigenze estetiche con arredi comodi e funzionali.

Esistono diverse tipologie di divano:

  • divano fisso: questo tipo di divano unisce lo stile degli anni 60 con la praticità degli anni 70. Il suo assetto tradizionale, fatto di linee sagomate tese e dallo schienale a monoscocca crea sempre un effetto di ordine.
    Normalmente questo tipo di divano non è molto ingombrante, possiede una seduta comoda e profonda  e i braccioli non sempre sono presenti;
     
  • divani trasformabili: sono identici ai precedenti con la differenza che riescono a trasformarsi in letto, sono divani pratici e duttili che riescono a trasformarsi in pochi secondi garantendo svariati utilizzi.
    Il modello migliore è quello che possiede un materasso di spessore standard ovvero all’incirca 14 cm;
     
  • divani angolari: questi tipi di divano sono abbastanza voluminosi ed è proprio la loro grandezza ad essere il loro punto di forza in quanto consentono una maggiore comodità e maggiore sedute. Questi tipi di divano possiedono un'estetica essenziale con sagomature appena accennate;
     
  • divani componibili: questi tipi di divano sono ideali per gli ambienti spaziosi in quanto possono essere combinati a piacimento.
    I vari elementi che compongono il divano possono essere uniti nelle più svariate maniere in modo da adattarsi sia agli angoli che ha le pareti dritte.
    Questo tipo di divano può essere posto anche al centro dell' ambiente e molto spesso viene utilizzato per separare la zona pranzo dal soggiorno.
    Gli accessori che normalmente accompagnano tutti tipi di divano sono i supporti: zoccoli e piedini che possono essere sia di legno che di metallo o alluminio, le ruote che invece normalmente sono in metallo, i cuscini, il poggiatesta, il porta rivista ed il classico pouf.

Determinante ai fini estetici e il tessuto che si utilizza per rivestire il divano. Gli stilisti offrono una vasta gamma di tessuti creativi e colorati da adoperare come rivestimento per il divano.

Una cosa è importante: non vi dovete lasciare guidare dal facile entusiasmo in quanto una scelta sbagliata può rovinare l'effetto dell'intero ambiente.

Quando selezionate un tessuto dovete tenere conto del colore delle pareti e delle porte: i colori neutri si adattano a tutto mentre quelli accesi sono consigliabili degli ambienti che seguono la moda.

Potete anche scegliere delle fantasie diverse ma a patto che siano coordinate con il resto dell'ambiente in maniera armonica.

Per ottenere la massima comodità il corpo dovrebbe poggiare sul divano in modo naturale; un' inclinazione all' indietro consente di distribuire il peso su cosce e glutei impedendo di scivolare in avanti.

Anche lo schienale dovrebbe prendere lievemente all' indietro in modo da garantire un adeguato sostegno alla schiena. Anche le braccia hanno bisogno di sostegno per evitare di provocare tensioni alle spalle; la misura standard della seduta dovrebbe essere un'altezza di circa 45 cm e una profondità di circa 58 mentre per quanto riguarda lo schienale non esiste una vera e propria misura standard.

Normalmente un elemento base misura 80 cm di altezza per 90 di profondità. Questa combinazione garantisce uno spazio ed un supporto ottimale. Se dovete calcolare il numero delle persone che il divano può ospitare dovete tenere conto che ognuna ingombrerà circa 80 cm che possono diventare 70 nel caso di un divano imbottito di grandi dimensioni.

I complementi che oggi vengono offerti insieme al divano ovvero poggiatesta, zoccoli, ruote, piedini, cuscini e porta riviste sono creati sempre in maniera ergonomica per garantire il massimo comfort.

Il tavolino da salotto e utile per creare un equilibrio tra divano e ambiente, normalmente dovrebbe essere posto a circa due terzi di distanza dal divano mentre la sua larghezza deve essere basata sullo spazio disponibile.

Alternativamente a quest'ultimo è possibile utilizzare il pouf, elemento nato come complemento del divano in quanto utilizzato per allungare le gambe, ma oggi versatile in quanto crea la possibilità di utilizzarlo anche come piano d'appoggio.

Alcuni tipi di divani prevedono delle piattaforme che consentono un' estensione spaziale d'appoggio. I braccioli possono essere reclinabili ho a scomparsa in modo da poter aumentare la superficie fruibile, ma il comfort assoluto è raggiunto sicuramente dai grandi cuscini poggiatesta che garantiscono una seduta corretta e un relax totale. Oggi ne esistono di vari modelli, tra cui quelli attrezzati con luci integrate o con casse acustiche.

Per posizionare bene le sedute è indispensabile tenere conto della dimensione della stanza con delle piccole regole da seguire:

  • tra il divano e la parete normalmente dovrebbe esserci circa 60 cm di spazio per consentire un passaggio agevole;
     
  • se il divano è ad angolo la stessa misura può ridursi a 10 cm mentre nel caso di due divani la distanza deve essere pari alla loro profondità;
     
  • se nel soggiorno è compresa anche la zona pranzo, il tavolo ed il divano devono essere distanti di almeno 120 cm e nel caso di divari vengano disposti uno di fronte all'altro la distanza deve essere di circa 200 cm;
     
  • il tavolino deve essere posto a circa 50 cm da divari in modo da consentire il suo utilizzo senza costringere ad alzarsi.

Se l'ambiente è piccolo è consigliabile utilizzare un divano a due posti o al massimo un divano a tre posti, mentre in ambienti più grandi il numero delle sedute può essere aumentato tramite le poltroncine.

Se il ambiente è lungo e stretto è consigliabile optare per un divano ad angolo o al massimo, se le dimensioni lo consentono potete optare anche per un divano a parete.

Nel caso possedete un ambiente molto grande la soluzione migliore sarebbe il divano componibile in quanto più flessibile e maggiormente trasformabile.

Il divano con la classica forma a U consente di di concentrare le sedute ma purtroppo vincola la disposizione di tutti gli altri arredi dell'ambiente.

Se lo spazio ridotto potete anche optare per un divano che venga completato da un pouf o da una poltroncina. Se nell'ambiente c'è una finestra è consigliabile che il divano sia posto di fronte in modo da consentire la veduta.

Tavoli e tavolini

Oggi le parole fondamentali sono funzionalità e organicismo; line e volumi puri si mischiano a strutture sinuose creando versatilità.

Il tavolo di oggi deve essere in grado di trasformarsi anche in un carrello trasportabile, le tipologie non devono rispettare regole fisse ma garantire poliedricità mischiando lavoro, convivialità e relax in maniera armonica.

Oggi si trovano molti tipo di tavolo ognuno perfettamente funzionale al suo ambito:

  • scrivania: deve possedere delle rotelle in modo da poter essere spostata facilmente evitando così di vincolarvi ad un determinato ambiente;
     
  • coffee table: questi tavolini si inseriscono in maniera ottimale tra i divani o in posizione centrale o angolare, possono possedere un ripiano in legno o in vetro ma in quest' ultimo caso il bordo deve essere smussato per evitare pericoli;
     
  • tavolinetti di servizio: devono essere sovrapponibile e di altezze variabili in modo da poter essere utilizzati come delle matriosche creando al bisogno;
     
  • tavoli da gioco: è immancabile il mitico panno verde, devono potersi aprire al libro che devono possedere le gambe a compasso.


L'evoluzione del tavolo è andata di pari passo con quella dell'uomo e dei suoi costumi; nell'arco di secoli la sua forma si è modificata molte volte per assecondare la ricerca di sempre nuove necessità.

Oggi se ne trovano di vari forme:

  • Il classico tavolo a forma rotonda ha il vantaggio di consentire a disposizione dei commensali liberamente ampliando la circonferenza con delle prolunghe; questo tipo di tavolo si adatta agli ambienti di forma irregolare ed inoltre dalla possibilità di ospitare un maggior numero di coperti;
     
  • I tavoli rettangolari o ovali impongono una certa cautela nell'assegnazione dei posti in quanto un'eventuale ospite esuberante escluderà dalla conversazione tutti i commensali seduti al lato opposto del tavolo;
     

Anche i materiali sono importanti quando si deve scegliere un tavolo:

  • il tavoli in legno ha il pregio di unire estetica e qualità ma è il difetto di assorbire eccessivamente l'umidità tendendo a deformarsi.
    Una tecnica che simula il massello è quella della impiallacciatura che consiste nella copertura di un supporto con dei piallacci ottenuti da sottilissimi fogli di legno incollati uno sopra l'altro. Sia quest'ultimo che il massello devono essere puliti soltanto con un panno.
    La laccatura del tavolo è un procedimento che consiste nell'applicazione, fatta in più tempi, di strati di vernice satinata e della stesura, sulle superfici, di svariate mani di prodotto verniciate addizionato a particolari composti utili a creare una solida pellicola.
     
  • il tavolo in cristallo, grazie alla sua purezza, si adatta ad integrarsi facilmente a diversi stili di arredo; normalmente la lastra temprata misura circa 15 mm. Oggi si trovano le seguenti finiture:
    • bisellatura: è la molatura perimetrale che presenta angoli smussati;
       
    • curvatura: è ottenuta tramite trattamenti termici speciali in cui la lastra viene scaldata e raffreddata;
       
    • resinatura: con questo processo si rafforza la lastra grazie all'inserimento di una maglia fatta di filo metallico;
       
    • finitura opaca: permette l'ottenimento di un effetto smaltato dovuto all'immersione in acido fluoridrico o alternativamente al trattamento  congetti di sabbia ad alta pressione. Un consiglio fondamentale: la trasparenza deve essere mantenuta tramite l'applicazione di determinati prodotti da spruzzare sulla superficie.
       
  • il tavolo laminato garantisce una resistenza ed una impermeabilità ottimale, esso viene utilizzato per la finitura delle superfici di piani truciolati.
    Queste lamine altro non sono che sottili fogli di carta impregnati di collante che vengono sottoposti a procedimenti ad elevato calore  e pressione; alla fine del procedimento la superficie viene rivestita con uno strato di cellulosa ricoperto di resine che garantiscono una protezione all'esterno. Per quanto riguarda la manutenzione basta soltanto passare un panno morbido inumidito;
     
  • il tavolo di Polipropilene è molto versatile, resistente colorato oltre che essere molto leggero; i mobili costruiti con questo materiale hanno la capacità di rinnovare ogni ambiente; sono di facile pulizia in quanto basta utilizzare un panno umido.

La struttura del tavolo

Da qualche anno ormai si è abbandonato il concetto di struttura fissa per affermare sempre più quella di un prodotto versatile. Il principale obiettivo che si pongono i designer e quello di costruire arredi sempre più all'avanguardia.

Il tavolo e forse uno tra gli arredi che si presta di più ad essere influenzato da stili e contaminazioni in quanto riesce ad utilizzare svariati materiali senza mai perdere leggerezza, eleganza.

Inoltre riesce a guadagnare spazio grazie alla facoltà di allungabilità. Molti tavoli offrono delle prolunghe estraibili mentre altri utilizzano sistemi di rotazione o di incastro.

In definitiva il tavolo può essere considerato una specie di matrioska grazie ad elementi ribaltabili e pieghevoli che lo fanno passare da micro a macro in poche mosse.

Quale è la misura standard del tavolo? Intorno al tavolo spesso si trascorrono i momenti più conviviali; stare seduti per molto tempo però può diventare pesante soprattutto se non si può contare su sostegni  adeguati.
Per evitare l'assunzione di posture scorrette è importante affidarsi a determinati parametri: l'altezza del tavolo non deve superare il 75 cm mentre quella della sedia i 45.
La distanza tra la sedia e il tavolo dovrebbe avere un rapporto di circa 27 cm, come 60 invece dovrebbero essere i centimetri del cosiddetto spazio vitale necessario per non sentirsi stretti.

Per calcolare il volume di ingombro di un tavolo da pranzo è necessario tenere conto anche dello spazio occupato dalle sedie ma in generale la superficie minima deve essere di 7,5 m² mentre quelle ideale dovrebbe essere di 9 m².

Tra il tavolo ed il muro deve esserci come minimo una distanza di 80 cm mentre la zona di passaggio dovrebbe distare almeno 110 cm.

Sedie

Oggi la tecnologia va incontro al design per poter proporre sedie sempre più innovative e personali. La sedia è forse l'oggetto che più si è prestato alla sperimentazione di materiali e forme.

Le sedie degli anni 50 sono diventate dei classici senza tempo; da sempre riescono ad anticipare le mode e le tendenze. Artigianalità e design d'avanguardia si mischiano creando sempre nuove soluzioni sia di strutture che di materiali.

La classica sedia, morbida e comoda si lascia contaminare dalle nuove tendenze del design creando degli ibridi tra antico e moderno. Perfette sedie leggere e sinuose, create con materiale e di imbottiture pensate per il benessere del corpo.