Procedura per vendere casa

Se non c’è fretta di vendere la casa, per evitare incomodi meglio mettersi sul mercato da solo e cercare chi acquista la casa per proprio conto.

Innanzitutto è opportuno mettere al corrente il vicinato dell’intenzione di vendere, tramite un cartello nella cassetta della posta oppure nell’apposita bacheca dei condomini così intanto si sparge la parola; poi si decide se affidarsi ad un agente immobiliare o fare da soli.

Se un vicino vuole acquistare per qualsiasi esigenza, la trattativa si semplifica per conoscenza diretta risparmiando anche i soldi destinati al mediatore immobiliare; in questo caso è possibile gestire il prezzo.

Raramente capita di eseguire una vera permuta immobiliare con un vicino di casa, questa è una soluzione che, tra l’altro, fa risparmiare tempo e denaro; tramite questa permuta, l’imposta di trasferimento incide solo sull’ immobile con valore superiore, in questo modo avviene un accordo tra venditore e acquirente nel pagamento delle imposte.

L’unico fattore negativo nella permuta immobiliare, consiste nel fatto che il passaggio di mano avviene nello stesso momento perciò non potrebbero coincidere i tempi tecnici per un’eventuale ristrutturazione.

Se si vuole procedere da soli bisogna cominciare con il rendere noto l’intento di vendere tramite annunci immobiliari sui giornali ed internet, oltre al cartello “vendesi” dove riportare le caratteristiche dell’appartamento e il numero di telefono di riferimento.

Nelle inserzioni è opportuno specificare che si intende trattare solo con privati e non tramite agenzie.

Sicuramente ci saranno molte telefonate dagli operatori, ma non bisogna scoraggiarsi. In base ad un’indagine eseguita dall’Università Bocconi la percentuale di chi opera per conto proprio è del 31% sul 69% delle compravendite.

Per diffondere informazioni sul proprio immobile sfruttare i siti internet gratuiti, anche se il più delle volte vi hanno accesso solo operatori accreditati; le associazioni di categoria più in vista nel mondo mediatico ci informano che è opportuno evitare siti di dilettanti.

Se si ha a che fare con un esperto si ottiene una completa assistenza per tutta la trattativa e anche dopo; tale agente immobiliare sarà di aiuto anche per un eventuale valutazione, vendita e acquisto dell’immobile; quindi una specie di permuta in un’agenzia.

Anche da questo dovete valutare l’ esperienza dell’agente immobiliare, il quale deve essere in grado di non far investire solo sulla vendita della casa ma di trovare una temporanea sistemazione.

Invece se si trova la casa, viene presentata l’offerta di acquisto tenendo conto dell’eventuale vendita del vecchio immobile; infatti viene firmato un preliminare versando una caparra per bloccare la vendita dell’immobile per un paio di mesi così l’agente si impegna a vendere il vecchio stabile.

Se entro i tempi non si riesce a vendere, viene restituita la somma versata. Non bisogna sottovalutare l’aspetto fiscale; viene firmato l’atto di vendita davanti ad un notaio per avere agevolazioni sulla prima casa.

Se viene interpellato un agente che conosce lo stabile, cercate di far firmare un contratto per l’incarico di vendita senza esclusiva, con quest’ultima è possibile proporre l’immobile in vendita ad altri agenti o venderlo direttamente.

Non è facile che l’esperto accetti l’incarico in concorrenza con i colleghi e quindi è probabilmente si dovrà  affidare l'incarico in esclusiva.

Un aspetto fondamentale è determinare un limite temporale che equivale a 4 o 5 mesi di esclusiva, in questo modo l’agente può sperimentare le sue strategie; sarebbe opportuno evitare il sistema del rinnovo automatico se non viene inviata una disdetta formale tramite raccomandata.

In caso non venisse rispettato il contratto, va precisato come è possibile ritirare il mandato senza pagare commissioni.

Il “mandato” a vendere è regolato dal Codice civile e chi lo riceve deve operare solo nell’interesse di chi sta rappresentando (cliente).

L’agente rappresenta un mediatore responsabile della collaborazione delle due parti, venditore e acquirente.

Invece il discorso cambia nel momento in cui un agente immobiliare viene incaricato dal costruttore di vendere un nuovo stabile; in questo caso il mediatore non si occupa dell’acquirente poiché si è impegnato con il costruttore in cambio di una provvigione versata solo da lui. Quindi è più corretto parlare di lettera d’incarico di vendita oppure incarico di mediazione.

Invece se lo stabile viene venduto propriamente o da un altro mediatore viene richiesto il rimborso delle spese; inoltre bisogna essere al corrente di tutta la procedura nelle varie fasi periodicamente.

La lettera d’incarico deve essere fornita di rispettive norme. Inoltre sul contratto devono essere specificate le particolarità dell’appartamento in vendita, i nomi dei proprietari, la cifra da incassare, gli orari per vedere lo stabile, la regolarità in base alle norme urbanistiche e gli impianti conformi alle leggi.

In questo modo si ha la possibilità di recesso dal contratto per sette giorni così si ha tutto il tempo necessario per scegliere.

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