Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa
La maggior parte delle compravendite, utilizza case costruite da oltre 30 anni.
Per questo motivo, spesso, è necessaria la ristrutturazione dell' immmobile: impianti, bagni, pavimenti e rivestimenti in ceramica, infissi (per spifferi e rumori) ...
Chi decide di ristrutturare casa viene aiutato dal Fisco: dal 1998 si può detrarre dall’Irpef una parte delle spese sostenute per restaurare le abitazioni.
Il parere del condominio, non è vincolante per avere il permesso di iniziare i lavori di ristrutturazione di un appartamento, a meno che ci sia un regolamento preciso: quindi ognuno può modernizzare la sua casa, se sta in affitto basta il consenso del proprietario.
Comunque per educazione e rispetto dei vicini: si può avvisare l’amministratore, e con un cartello i condomini, scusandosi per eventuali rumori dei lavori.
L’ impresa la ristrutturazione, deve:
- impegnarsi a preservare il piano e la cabina dell’ascensore;
- a tenere pulita la scala;
- ad eseguire i lavori negli orari stabiliti dal regolamento.
L’Agenzia delle Entrate suggerisce delle indicazioni per quanto riguarda le agevolazioni per i lavori di ristrutturazione negli stabili e negli spazi condominiali in comune.
Per avere diritto alle agevolazioni, è possibile effettuare lavori: come l’accorpamento di locali, demolizioni per ampliare, ricostruzione di garage pertinenziali, infissi nuovi, impianti per l’ inquinamento acustico, innovazione per il riscaldamento autonomo, ripristino dei muri interni, nuovi soppalchi, impianti in regola, aggiunta di sanitari per i disabili, sostituzione di prese elettriche e del tubo del gas per una maggiore sicurezza, dispositivi antincendio ...
Di certo, tra queste spese non rientrano i telefoni a viva voce, schermi digitali, tastiere espanse. Sono agevolati anche gli impianti antifurto, fotocamere o telecamere per la sorveglianza pubblica e privata, porte blindate, casseforti, vetri antisfondamento ... Nella lista rientra anche la parcella del professionista, i bolli, l’Iva pagati all’ente locale.
Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione del condominio, in questo caso sono incluse la manutenzione ordinaria che riguarda l’ imbiancatura delle scale, impianti in norma, pavimento nuovo, e la manutenzione straordinaria che riguarda i lavori sulla facciata e sul tetto, installazione dell’ascensore, realizzazioni di ringhiere, corrimani, parapetti, impianti contro l’inquinamento acustico, lavori per l'efficientamento energetico, impianti antisismici.
I pagamenti verso i fornitori si effettuano tramite bonifico bancario e i versamenti delle cifre condominiali da parte dei proprietari tramite bollettini o altro.
L’ Iva ridotta al 10% viene applicata, per manutenzione ordinaria e straordinaria su costruzioni a scopo abitativo, oltre a interessi di restauro e ristrutturazione edilizia.
Nel caso di prima casa, l' Iva passa al 4%.
Per maggiori informazioni o eventuali modifiche al regime fiscale riguardanti le ristrutturazioni visitare il sito dell' agenzia delle entrate.
Sono escluse da tale agevolazione le parcelle dei professionisti e quei prodotti che non sono utili nel lavoro.
Attenzione. Se un’impresa non è a conoscenza di tale riduzione è opportuno mostrare una dichiarazione scritta che la attesti.
I pagamenti all’impresa che si occupa dei lavori vanno effettuati tramite bonifico bancario dove vanno riportati codice fiscale dell’impresa e dei contribuenti destinati allo sconto fiscale e il numero della fattura relativa al versamento.
E’ possibile invece omettere le spese per gli oneri di urbanizzazione e ritenute d’acconto effettuate sui compensi dei professionisti, i bolli, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori.
Maggiori info su: http://www.casa.governo.it.