Organizare l' ufficio a casa
Il soggetto telelavoratore avverte una sensazione di maggiore autonomia sia organizzativa che tempistica, sicuramente ha meno spese in confronto al lavoratore che deve uscire di casa per recarsi sul posto lavorativo, ha meno stress psico-fisico (derivato dallo stare in mezzo al traffico o con un collega mal sopportato) e non da meno ha più tempo da dedicare alla famiglia.
Purtroppo esistono anche degli aspetti negativi:primo tra tutti un certo isolamento sociale (non si creano rapporti interpersonali) e anche il fatto che spesso non vivere la vita aziendale può demotivare.
Quando si decide di lavorare da casa è bene tenere presente che molti equilibri devono essere rivisti altrimenti lavorare da casa diventa difficile soprattutto per le varie distrazioni che possono presentarsi.
E’ bene pensare a dove disporre la postazione lavorativa per evitare di cerare problemi sia a chi lavora che a chi vive in casa.
Fondamentale, per le aziende, è capire che questa soluzione lavorativa non deve mai essere imposta al lavoratore ma soltanto proposta per evitare di trovarsi dipendenti che danno meno di quello che potrebbero dare.
Uno studio prevede che entro questo decennio quasi il 30% della forza lavorativa svolgerà il lavoro da casa.
Oggi molti studi di architetti lavorano alacremente per proporre nuove soluzioni abitative che soddisfino questa nuova tendenza.
E’ ovvio che lo studio dovrà essere un luogo comodo e rilassante che però non intacchi il normale svolgersi delle attività domestiche.