La casa nel Medioevo
Nel medioevo c’erano due classi sociali: i nobili e i contadini, e quindi due tipologie di abitazioin.
I contadini vivevano nelle campagne in capanne di legno con il tetto di paglia, per migliore protezione vennero costruite prima vicino alle ville e poi ai castelli dei feudatari.
I nobili vivevano nelle ville fortificate di pietra e calce, il tetto e le pareti erano di legno.
Nell’ XI secolo le ville divennero castelli con grosse torri lungo il perimetro e recintati da fossati.
Al centro c’è il mastro, un’enorme costruzione in legno a cui si accede con un ponte levatoio o delle scale mobili, intorno alla torre vi sono diversi edifici come la cucina che veniva isolata dal resto perché facilmente incendiabile.
Nel XII e XIII secolo le lotte tra i vassalli incrementarono le costruzioni dei castelli in tutta l’Europa.
Nel Quattrocento però i castelli persero tutta la loro fortificazione e si arricchirono di fregi, merli e toni decorativi; intanto la città aveva ripreso la sua attività economica agevolando la classe artigianale e mercantile al di fuori del feudo.
La posizione geografica delle città italiane favorì lo sviluppo economico grazie anche alle vie di comunicazioni già esistenti e molte altre vennero costruite per migliorare gli scambi con le campagne e le città.
Nell’Alto Medioevo molte costruzioni sono andate distrutte, rimasero solo delle strutture che la Chiesa era riuscita a conservare essendo sedi vescovili, chiese e cattedrali che erano la parte più importante della vita di città.
Con il passare del tempo nelle città aumentarono il numero delle case, delle botteghe, delle chiese, delle piazze, le strade diventarono più strette; la parte antica era destinata allo scambio commerciale dei prodotti agricoli e manifatturieri.
La cattedrale e la sede vescovile persero la loro importanza e ogni chiesa, edificio pubblico, monastero, diventarono il centro rilevante di un quartiere della città.
Le case erano in legno e muratura in quattro o cinque piani.
La parte antica e il castello erano circondati da una prima cerchia, mura che proteggeva le case dei servi e formava un primo cortile, vi erano: il forno, il macello, le stalle, le scuderie e i magazzini; poi c’era un secondo cortile per la piazza d’armi con l’armeria e gli alloggi dei soldati.
Nella seconda cerchia delle mura c’era il mastro, sede del feudatario. Queste mura separano anche la città dalla campagna, in caso di attacco, una volta rase al suolo le mura di cinta, la città restava indifesa.